Meccatronica, efficienza energetica e rivoluzione digitale.
Anche la Sicilia corre verso l’industria 4.0. Cosa sia la Meccatronica e cosa si stia facendo in Sicilia, lo spiega Antonello Mineo, alla guida del Distretto produttivo dedicato proprio a questo settore. Nato poco più di un anno fa, il Distretto conta anche su un Polo di ricerca, il Prims.
Mineo ha spiegato come il Distretto della Meccatronica sia stato in prima fila anche nel contrasto alla pandemia Covid 2019. “Noi ci siamo stati fin dall’esplosione della pandemia. Le aziende del Distretto hanno fatto rete, creando la filiera completa dei Dpi ‘made in Sicily”.
Le aziende del distretto si sono organizzate
Le aziende del Distretto, ha spiegato Mineo, si sono riorganizzate, hanno fatto delle profonde trasformazioni dei loro cicli produttivi e hanno iniziato a produrre tutti quei dispositivi – mascherine, camici, disinfettanti e attrezzature per la rianimazione, che erano praticamente introvabili nei primi mesi della crisi pandemica.
Il Distretto spiega ancora Mineo, attende che la Regione siciliana sblocchi le norme che stanziano delle risorse per chi è intervenuto in questo periodo, riorientando la sua produzione verso i presidi necessari al contrasto della pandemia.
“Siamo stati precursori anticipando quella che è oggi la strategia del governo Draghi, vale a dire l’autoproduzione anti-Covid proposta dal ministro per lo Sviluppo, Giancarlo Giorgetti”, ha spiegato ancora Mineo.
Il dirigente parla anche della mancata trasformazione del sito industriale di Termini Imerese a distretto produttivo anti Covid. “Ci abbiamo provato, ma forse il progetto non è andato avanti perché il livello occupazionale garantito è sembrato esiguo rispetto alle esigenze di quell’indotto”,
Mineo non nasconde che non tutto è andato bene. Racconta dei paradossi accaduti nei mesi più difficili della pandemia. “Avevamo cominciato a produrre dispositivi anti covid in Sicilia, poi è entrato in azione l’ufficio del Commissario straordinario per l’emergenza e i nostri prodotti non sono stati più acquistati dal settore pubblico. Insomma, avevamo prodotti made in Sicily ma nelle nostre scuole e nei nostri ospedali e in tutti i settori pubblici sono stati distribuiti prodotti made in China”.
La meccatronica per garantire il rilancio del Sud
Per Mineo la Meccatronica ha anche delle potenzialità da fornire al rilancio del made in siciliano, anche nei settori dell’agricoltura e del turismo. Secondo il dirigente, la transizione digitale ed energetica guiderà la politica industriale italiana dei prossimi anni. E la Sicilia non deve farsi trovate impreparata. Bisogna puntare anche al Sud ad una crescita sostenibile dove le nuove scelte di politica industriale siano coniugate alla trasformazione digitale ed all’efficienza energetica. Una fabbrica sempre più connessa e automatizzata – spiega Mineo – ha bisogno di essere alimentata da sistemi energetici che siano altrettanto all’avanguardia. Per questo, la trasformazione digitale può fare da traino anche all’evoluzione energetica, innescando meccanismi virtuosi.
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