Ieri è terminata la lunga ed anomala campagna elettorale delle elezioni per il Parlamento Europeo. Una campagna inedita, che si è incrociata con l’evoluzione del web.
Il Movimento Cinque Stelle, in questi ultimi due anni, ha dato una consistente propulsione al mezzo. L’esiguità di risorse finanziarie un’ulteriore spinta. La crisi della carta stampata, dovuta ai mancati introiti pubblicitari, altro propellente.
Il web come piazza centrale del dibattito.
Anche la televisione ne ha risentito. I talk show hanno perso il ruolo centrale, se uno dei migliori conduttori, Santoro, ha deciso di far debuttare un’incerta discepola. E se il decano di essi, Vespa, si è dovuto piegare alla diretta, imposta da Grillo, per fare ascolti.
Berlusconi, di rimando, ha perso la sua arma principale. Il depotenziamento della tv, gli ha tolto la zampata iniziale, quella media e la finale, con cui ribaltava le campagne elettorali. Anche egli ha provato ha sbarcare sul web. Ma non e’ proprio il suo mestiere. A lui piacciono le stanze ovattate, non i mille risvolti dei commenti al vetriolo.
Ieri è terminata la lunga campagna elettorale delle Europee. Con il Pd, che anche questa volta, è riuscito a tirare fuori l’asso dalla manica. In un’epoca di rivoluzione, viene fuori dalla periferia del partito, un giovane capace di dare almeno speranza.
Dopo l’invenzione di Rutelli, Prodi, Veltroni, ora Renzi.
Il Pd sembra non morire mai. E’ sempre ai nastri di partenza. Poi si vince o si perde, ma il cavallo da corsa c’è sempre, aggiornato ai tempi.
Ora rimane una pausa di riflessione. Ci sono molti indecisi in giro. Troppi. L’esito è incerto.
Andranno a votare una “minoranza schiacciante” di elettori. Comunque, il voto non fotograferà l’Italia politicamente. Ma ne evidenzierà la crisi del sistema.
Quando non sai che fine farai con la tua famiglia e vedi nero, ti vien poca voglia di votare. Passi dalla voglia di distruggere tutto (e c’è un campione di distruzione) e la voglia di crederci l’ultima volta.
Quando invece la situazione non è compromessa voti, la plausibilità. Voti la bandiera oltre il confine.
E’ questione di storie personali e stati d’animo.
Ieri è terminata la campagna delle europee. Dopo, comunque, ci saranno i mondiali in Brasile. Ed il vessillo dell’Italia verrà civettamente sventolato.
Il calcio è immune da distruzione, nichilismo e disfattismo. Il calcio.
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