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La giornata mondiale contro la violenza sulle donne
25 Nov 2022 17:06

di Gianvito Pizzi

La violenza sulle donne appartiene purtroppo alla storia umana, in Occidente ed in Oriente. Ed è un argomento di assoluta complessità nella sua genesi.

Il maschio ha una supremazia in termini di forza muscolare, che in alcuni individui si mescola con pulsioni psicologiche aggressive ed incontrollate, dando luogo ad una miscela esiziale che sfocia sovente in tragedie.

La società Occidentale ha iniziato a stemperare tali forme, con l’emancipazione femminile di inizio ‘900. Ma il problema è rimasto in una forma diffusa.

Il diritto di esercitare violenza in famiglia, era un codice non scritto, che partendo dalla figura del pater familias dell’antica Roma, è risalito nei secoli, passando per le cinture di castità del Medioevo, per le declassificazioni del ruolo femminile nelle società organizzate, che nemmeno la Rivoluzione Francese è riuscita a scalfire.

Invece, nella letteratura, il ruolo della donna, dai Trovatori Provenzali, per passare al lirismo del Petrarca, al Romanticismo, ha sempre avuto un alto valore, direi anche sublime. Una realtà parallela, che poneva la donna su “un piedistallo”.

I codici si sono attivati abbastanza recentemente. La funzione del capofamiglia maschio, ha iniziato a vacillare giuridicamente in Italia solo nella metà degli anni ’70.

I diritti delle donne, il loro ruolo in società e la violenza sulle donne, hanno secondo la mia opinione, sempre avuto un nesso. Più diritti, più emancipazione dal passato, hanno coinciso con uno stemperamento della violenza.

Rimane ancora molto da lavorare. Rimane l’idea di non percuotere fisicamente l’altro, in senso assoluto. E solo quando questa sensibilità sarà intrinseca nella coscienza umana, non vi sarà più donna vittima di violenza.

Lo stato di diritto deve lavorare per arginare tale vulnus, con codici giuridici e strumenti di educazione sociali, votati all’umanità e al rispetto. Ogni individuo deve replicare i messaggi virtuosi. Le civiltà crescono solo sotto impulsi continui ed univoci.

Solidarizzo con qualunque donna che sia vittima di violenza e soggezione psicologica.

Gianvito Pizzi


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