- L’Italia, come la Grecia, potrebbe presto predisporre un piano vaccinale per le isole minori
- La Campania si è già mossa in tal senso, e punta a vaccinare le isole entro fine aprile
- Solinas e Musumeci vogliono l’immunità preferenziale anche nelle isole maggiori
Corsa alle vaccinazioni, ma per salvare il turismo. È il piano di diverse regioni italiane che, seguendo l’esempio di altri Paesi, vogliono trasformare le isole minori in zone “covid free” per attirare i flussi turistici della stagione estiva. Lo scorso anno, infatti, i viaggi per vacanza sono stati il 44,8% in meno rispetto al 2019.
Vaccinare le isole per salvare il turismo
L’hanno fatto in Grecia (ed è stato subito boom di prenotazioni) e promette di farlo anche l’Egitto entro maggio. Si parla di creare delle isole a zero rischio covid attraverso la vaccinazione di massa, così da evitare un’ulteriore crisi del turismo nei luoghi che dipendono da esso. Ma l’Italia sembra muoversi in ritardo rispetto al resto del mondo, dove Seychelles, Maldive e Cayman sono già a un passo dall’immunità.
Nonostante tutto, qualcosa è già stato fatto. La conferma è del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, che a Omnibus su La7 ha dichiarato che “Potremmo farlo, il punto è creare meccanismi per cui sia semplice circolare”. Per questa ragione ha aperto un tavolo con il ministro dei Trasporti Giovannini e della Salute Speranza per creare protocolli più semplici di circolazione. Nel frattempo si parla di green pass europeo, che non è un passaporto vaccinale, perché potrà essere rilasciato anche a chi ha fatto tampone con risultato negativo o possiede gli anticorpi.
Secondo le ultime notizie, ai sindaci dei comuni interessati è arrivata una nota del Centro operativo interforze della Difesa per l’organizzazione della campagna vaccinale nelle isole minori, come rivela il Messaggero.
Le isole incluse nel programma: da Nord a Sud
Non tutte le isole minori sono incluse nel pacchetto. Sarà necessaria la presenza di un presidio medico adeguato, forse anche una sala rianimazione. Probabilmente verrà somministrato il vaccino Johnson&Johnson, il monodose, così che già da fine aprile la popolazione venga vaccinata e le strutture turistiche possano organizzare la stagione.
Le isole comprese sarebbero: Capri, Ischia, Procida, Ponza, Lipari, Pantelleria, Elba e le Tremiti. In particolare, le località campane sono state inserite in un piano speciale della regione guidata da Vincenzo De Luca, che programma l’immunizzazione della popolazione già entro fine aprile. Dopo le isole si passerà alla costa di Sorrento.
Solinas e Musumeci: vaccinare anche le isole maggiori
Non solo isole minori. I presidenti delle regioni Sardegna e Sicilia, infatti, stanno insistendo affinché il governo estenda la campagna di rapida vaccinazione anche alle isole maggiori. La ragione è sempre la stessa, ovvero il turismo.
Una questione di “coraggio”, secondo i due politici isolani, che ricordano che l’assenza di linee di terra permette un maggiore controllo degli arrivi, con voli e navi “covid-tested”. Per convincere Draghi della loro idea, hanno dichiarato anche di essere disposti a pagare con i fondi regionali le dosi necessarie per l’immunizzazione preferenziale.
Luigi de Magistris: “A me non convince per nulla”
Di tutt’altra opinione è il sindaco di Napoli De Magistris, che si è scagliato contro il piano della Regione Campania. “Isole Covid free? A me non convince per nulla – ha dichiarato a Radio24 – Possibile che lo Stato non riesca a dire con che criteri dalla Lombardia alla Sicilia noi dobbiamo somministrare i vaccini e, possibilmente in maniera uniforme, senza discriminazioni territoriali? Non credo ci voglia molto”.
“Oggi è Capri, poi Ischia e Procida, magari poi farà Amalfi e Sorrento, come andiamo avanti così quando c’è gente che non esce da un anno da casa perché ha fragilità? – ha continuato – Così non facciamo lo scatto”.
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