Quando i neo genitori decidono di partire per il mare con un bambino piccolo, devono fare attenzione a diversi aspetti. Quali sono quelli necessari nei casi in cui si ha a che fare con i neonati? La prima cosa da dire al proposito è che, se possibile, è meglio attendere un paio di settimane dopo il parto.
I motivi sono due. Da un lato bisogna considerare il tempo necessario che la mamma deve vivere per riprendersi. Dall’altro, invece, si parla di un periodo nel corso del quale il piccolo viene sottoposto a diverse visite con lo scopo di appurarne l’effettivo stato di salute.
Se il pediatra di base e quello dell’ospedale danno il loro consenso, si può portare il piccolo al mare. Ecco alcune regole da seguire quando ci si trova sulla spiaggia:
- Evita di esporre direttamente la pelle del piccolo al sole e passa il tempo in spiaggia quando non è troppo caldo, ossia prima delle 11.30 e dopo le 17.00.
- Inizialmente, è meglio la spiaggia attrezzata. Sì, la nostra bellissima Italia – ma anche i Paesi esteri, in caso, dato che si può prendere tranquillamente l’aereo con un neonato se non ci sono controindicazioni da parte del medico – offre spiagge libere meravigliose ma, almeno nei primi tempi, è bene avere a disposizione un bagno pulito dove cambiare il piccolo.
- Applica la crema solare sulle zone libere dal vestiario e tiene a portata di mano un prodotto ad hoc da utilizzare, al bisogno, anche in caso di piccoli arrossamenti (Cicalplast Baume 5+, balsamo lenitivo per pelli arrossate va benissimo e ha il grande vantaggio di poter essere usato anche dal resto della famiglia). Attenzione: questi prodotti vanno usati sempre dopo i 6 mesi!
Essenziale è l’idratazione. Se il piccolo è un neonato con meno di tre mesi di vita, bastano solo il latte materno o quello artificiale, da offrire il più frequentemente possibile.
Cosa portare in borsa?
Oltre alla crema solare e al già menzionato prodotto da usare in caso di arrossamenti, è il caso di portare in borsa un cappellino con una tesa coprente.
Gli indumenti e gli accessori rappresentano degli alleati preziosi nella protezione della pelle del neonato sotto il sole della spiaggia… e non solo!
Ricorda, informazione che ti sarà utile sopratutto se sei al primo figlio, che gli stessi accorgimenti che si adottano in riva al mare dovrebbero essere messi in primo piano, durante i mesi caldi, anche durante le passeggiate per strada in città.
Porta con te anche un fasciatoio pieghevole e una copertina – il cotone leggero va benissimo – per coprirlo quando dorme.
La protezione solare giusta
Prima dei 6 mesi, secondo le indicazioni della Società Italiana di Pediatria è bene evitare di utilizzare creme. La cute, infatti, essendo molto sottile è particolarmente vulnerabile al passaggio delle sostanze chimiche che sono presenti in questi prodotti (e che non vogliono certo dire che non siano di qualità).
Entro i 6 mesi evitale anche per un altro motivo: vanno ad alterare la termoregolazione del piccolo, che sta ancora trovando la sua quadra.
Una volta passato lo spartiacque del sesto mese, però, la situazione è molto diversa.
Le creme solari, cercando sempre, alla base, di coprire il più possibile la cute con gli indumenti, vanno utilizzate.
Fino ai 3 anni è il caso di usare una protezione 50+, meglio se con filtri fisici.
A seguito del compimento del terzo anno di età si può valutare, insieme con il proprio pediatra di fiducia e con il dermatologo, di abbassare il livello di protezione sulla base del fototipo del piccolo.
Concludiamo rammentando che la crema va sempre applicata una ventina di minuti prima dell’esposizione e rimessa ogni 20 minuti.