Non solo Pompei fu distrutta – e preservata – dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Ma anche Ercolano. Anche qui, infatti, gli scavi nel corso dei secoli hanno rivelato manufatti lignei, architetture e resti delle vittime. Dai ritrovamenti, tra l’altro, si è scoperto che Ercolano un tempo era una città ricca e fiorente. Ecco alcune curiosità.
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Ercolano prende il nome da Eracle, noto come Ercole in latino. Già questo palesa che le origini della città sono greche. Inizialmente, infatti, fu chiamata Heraklion dai commercianti greci che giungevano lì per fare affari, almeno fino all’avvento dei Romani.
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Più del 70% della città fu sepolto sottoterra fino al 1707, quando uno scavatore di pozzi ne scoprì le rovine dopo avere dissotterrato quasi due metri di cenere. Sotto c’erano edifici come case, chiese, strade e alcuni altri manufatti preziosi che sono stati preservati.
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Durante gli scavi condotti da Giuseppe Maggi verso la fine del XX secolo, fu portato alla luce lo scheletro di una donna e ai suoi resti scheletrici fu dato il nome di “Signora dell’Anello” perché furono trovati un paio di anelli sulle sue dita.
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Diversi scavi hanno rivelato gli scheletri delle vittime dell’eruzione. Inizialmente, 55 scheletri furono scoperti su una spiaggia: 30 uomini, 13 donne e 12 bambini. Sono stati trovati lungo i ‘magazzini’ delle barche. Pochi anni dopo, 300 scheletri furono scoperti in una dozzina di archi sulla stessa spiaggia. Si ritiene che le vittime stessero cercando di fuggire dal vulcano via mare ma lì sono stati travolti dalla nube piroclastica.
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La villa dei Papiri è uno degli edifici caratteristici di Ercolano, e si ritiene sia la dimora del suocero di Giulio Cesare: Lucio Calpurnio Pisone Cesonnino. La villa è così chiamata perché nell’edificio sono stati rinvenuti dei rotoli di papiro anneriti dalla cenere. I rotoli di papiro chiamati anche “i papiri di Ercolano” si trovano ora presso la Biblioteca Nazionale di Napoli.
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Dopo la distruzione di Herculaneum, fu costruita una città sulla lava eruttata dal Vesuvio. La città che oggi sorge sulle antiche rovine di Herculaneum si chiama Ercolano. Nel Medioevo veniva anche chiamata Resina.
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Le rovine di Ercolano, testimonianza delle eruzioni vulcaniche, sono state dichiarate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Alcune delle rovine di Ercolano comprendono: casa di Aristide, Casa di Argo, Casa del Genio e Casa dell’Alcova.
Fonte: Top-Facts.