Quanto alla possibilità di vaccinare i turisti, Zaia osserva: “Un autonomista impenitente come me dice che serve una regia nazionale visto il tema di reciprocità fra regioni. Il cittadino di un’altra regione si può fare la seconda dose in Veneto durante le vacanze, riceverà un certificato cartaceo con tanto di lotto della fiala e servirà poi un’indicazione nazionale, che Figliuolo saprà coordinare, per l’obbligo di registrazione della vaccinazione all’anagrafe vaccinale della regione d’origine. Questo è lo schema, altrimenti se aspettiamo di mettere in rete tutte le anagrafi, faremo l’iniezione ai turisti nel 2050”.
Quanto devono soggiornare i turisti in Veneto per avere la seconda dose? “Sopra i 15 giorni, così ha senso. Così come li curiamo nel caso avessero un problema di salute, anche per i vaccini la possibilità ci sarà. Non mi aspetto certo un fiume in piena. La permanenza media è tre giorni e mezzo. Però è un atto di assoluta raffinatezza e attenzione per il nostro ospite, che per noi è sacro”.
(ITALPRESS).