«In molti – aggiunge- hanno sottolineato ciò che ci ha reso il lavoro di vaccinare più difficile. Abbiamo dovuto stornare degli anziani, poi dalle scuole… Se poi c’è qualcuno che si è comportato male, nome e cognome: perchè si sappia, ma anche perchè possa dire la sua». «Io – prosegue Zaia – ho sempre avuto un rapporto di leale collaborazione con chiunque ci fosse al governo. Però, deve essere un accordo tra gentiluomini, certe dichiarazioni di quest’ultimo periodo non si possono sentire. Peraltro, noi veneti un ritorno al centralismo non lo accetteremmo mai. Se serve, siamo pronti a un altro referendum».
Zaia illustra il suo piano vaccinale: «Il principio è semplice: ciascuno saprà, sulla base della sua data di nascita, quando potrà andare a farsi vaccinare nel luogo più vicino a casa». La sperimentazione parte domenica in provincia di Treviso.
(ITALPRESS).