Poi, spiega le sue motivazioni: “Forza Italia in questi ultimi mesi ha messo in atto e promosso la pratica deteriore del trasformismo, alimentando cambi di partito e di gruppo non motivati da ragioni ideali, valoriali, politiche ma da meri interessi personali, elettorali, di voti, di preferenze”. Vito non risparmia le critiche: “La sua classe dirigente si è chiusa in una gestione accentrata ed esclusiva del potere e le voci critiche sono state messe al bando, silenziate ed escluse dagli strumenti di comunicazione. Ho sperato, ho cercato, ho creduto che fosse ancora possibile una fase di confronto e discussione, un cambiamento all’interno del partito. Sono accadute, invece, due altre cose molto gravi che mi rendono impossibile continuare a militare in Forza Italia. La prima riguarda le affermazioni di Berlusconi sull’aggressione russa dell’Ucraina che se da una parte sono state formalmente di condanna, dall’altra sono state elogiative di Putin, critiche verso le leadership occidentali e di comprensione verso presunte ragioni della Russia. Da ultimo l’apparentamento a Lucca per il ballottaggio con formazioni estremistiche di destra. Signor presidente – termina Vito – per far riavere fiducia nella politica serve una buona politica, onesta, trasparente, leale incentrata su un confronto non ideologico, non animato da odio, da pregiudizi ma dal rispetto, dalla volontà di risolvere i problemi, di realizzare i diritti civili e sociali. Signor presidente Fico, ho questa lettera di dimissioni per rendere pubbliche le mie ragioni. Non ho la potenza di giornali e televisioni, potenza che non dubito continuerà a essere usata. Ma resta e resterà la libertà, l’orgoglio, la dignità di avere servito il mio Paese e di avere difeso le mie idee. Buona politica”.
(ITALPRESS).
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