L’opera, realizzata dalla giovane writer Elisa Veronelli, è stata dipinta con una speciale vernice anti-inquinamento che trattiene le polveri sottili restituendo aria pulita e, grazie alla presenza di un QR Code, se inquadrata con il proprio smartphone permette di mettersi in contatto con Aiuto Donna, associazione anti-violenza attiva nella bergamasca per sostenere le vittime di abusi fisici e psichici.
All’inaugurazione erano presenti Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia, Elena Stoppioni, Presidente di Save the Planet Onlus, Oliana Maccarini, Presidente di Aiuto Donna e Stefano Zenoni, Assessore all’Ambiente e alla Mobilità del Comune di Bergamo; in prima fila durante la presentazione del murales anche il Presidente di Promoberg Fabio Sannino, Carlo Conte, Project Manager di Creattiva e Alberto Capitanio di Promoberg.
“E’ stato un privilegio poter contribuire a promuovere un’opera di questa importanza – ha dichiarato Lorenzo Fronteddu di JTI Italia – Per noi di JTI Italia la sostenibilità non è un concetto astratto, ma un obiettivo concreto declinato a 360 gradi. Per costruire un domani davvero sostenibile, infatti, siamo convinti che non basti impegnarsi a tutelare l’ambiente, ma serve anche impegnarsi per eliminare le disuguaglianze sociali e garantire uno sviluppo economico nelle comunità in cui operiamo. Un impegno che portiamo avanti da anni grazie alla collaborazione di associazioni ed enti locali. Il nostro futuro dipende da come sapremo cambiare il presente e dalla misura in cui sapremo modificare i nostri atteggiamenti nei confronti sia del prossimo sia del pianeta. Iniziative come questa costituiscono un primo piccolo passo verso quel cambiamento di cui sentiamo un così grande bisogno”.
Anche il luogo scelto per l’installazione – la Fiera di Bergamo – non è casuale: la Fiera da sempre si impegna attivamente a promuovere la sensibilizzazione verso una tanto drammatica quanto attuale piaga sociale come la violenza sulle donne. Anche nella scorsa edizione della Fiera Creattiva, infatti, era stata installata da Promoberg una “panchina rossa”, simbolo riconosciuto di denuncia e lotta al femminicidio e a ogni forma di violenza. Un impegno che quest’anno si rafforza e si rinnova grazie a un murales capace di “respirare” e “parlare”.
Fabio Sannino, presidente di Promoberg Srl, ha commentato: “Promoberg ha aderito subito e con grande partecipazione alla proposta di Save The Planet e JTI di dare spazio e ‘vocè al murales di Elisa Veronelli. ‘Il labirinto della Rosà posto all’ingresso della Fiera Bergamo, accoglierà con grande sensibilità e bellezza artistica tutti coloro che parteciperanno alle nostre manifestazioni, richiamando la loro attenzione su due temi – la sostenibilità ambientale e il contrasto alla violenza sulle donne – che sono doverosamente tra le priorità delle agende delle istituzioni e dell’impegno dei cittadini. L’opera ha il grande merito di rappresentare al meglio l’hi-tech made in Italy e di essere uno strumento innovativo che può aiutare le donne vittime di violenza. Promoberg è da sempre impegnata contro la violenza di genere, con iniziative di sensibilizzazione. Cito quale ultimo esempio l’installazione di una panchina rossa, simbolo riconosciuto di denuncia e di lotta al femminicidio, che abbiamo inaugurato giusto l’ultima edizione di Creattiva, la manifestazione dedicata alla creatività e alle arti manuali che vede protagoniste assolute le donne. La panchina vuota simboleggia il posto lasciato libero da una donna che non c’è più perchè portata via dalla violenza; un modo, anche in questo caso come per il murales, per puntare l’attenzione sulla necessità di aumentare gli sforzi per prevenire e contrastare la violenza di genere, una piaga sociale non più tollerabile. Ringrazio l’artista e tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa”.
L’iniziativa del murales si colloca all’interno di Sustainable Cities, progetto di JTI Italia e Save the Planet Onlus pensato per monitorare la sostenibilità delle città italiane e promuovere interventi concreti di concerto con le amministrazioni locali.
“Oggi è il punto di arrivo di questo specifico progetto che ci rende particolarmente orgogliosi – ha affermato Elena Stoppioni, Presidente di Save the Planet -. Oltre a dare un contributo in termini di sostenibilità all’area nella quale si trova esposta l’opera, lanciamo anche un forte messaggio sociale. Quello della lotta alla violenza sulle donne. Sostenibilità, quindi, e stigmatizzazione di una piaga sociale che, purtroppo, riempie le cronache quotidiane. La nostra iniziativa assume, per questo, un valore enorme di sensibilizzazione verso la società civile. Ma questa è solo una parte del progetto più ampio e sfidante come quello delle Città Sostenibili, che si pone l’obiettivo di rendere le nostre città il più vivibili possibile. Uno sforzo che stiamo portando avanti con tante realtà che credono in questi valori”.
(ITALPRESS).