Il testo, comunica Palazzo Chigi al termine del Cdm, prevede la procedibilità d’ufficio per tutti i reati per i quali sia contestata l’aggravante del “metodo mafioso” o della finalità di terrorismo o di eversione. Inoltre, la procedibilità d’ufficio è prevista anche per il reato di lesione personale, quando è posto in essere da persona sottoposta a una misura di prevenzione personale, fino ai tre anni successivi al termine della misura stessa.
Infine, si stabilisce che l’arresto in flagranza previsto come obbligatorio debba essere eseguito anche in mancanza della querela, quando la persona offesa non è presente o prontamente rintracciabile.
In tali casi, gli ufficiali o gli agenti di polizia giudiziaria
dovranno effettuare tempestivamente ogni utile ricerca della
persona offesa e, ove la querela non fosse presentata nel termine
di quarantotto ore dall’arresto o la persona offesa decidesse di
rinunciarvi, l’arrestato sarà rimesso immediatamente in libertà.
“In una settimana aperta dallo storico arresto del più pericoloso mafioso ancora latitante, il Governo propone al Parlamento, con procedura di urgenza, di innalzare il livello di contrasto alla criminalità più pericolosa – commenta su Twitter il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -. Col ddl approvato dal Cdm tutti i reati aggravati da finalità o modalità mafiose sono procedibili d’ufficio e non a querela. Inoltre, per reati che permettono l’arresto in flagranza, vi sono 48 ore di tempo per la presentazione della querela senza che l’arrestato torni in
libertà”.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).