Sul circuito messicano i tifosi (sold-out) non badano tanto al monologo di Verstappen, che sembra fare corsa da solo, ma al duello che viene fuori dopo la metà della corsa, tra Hamilton e Perez per il secondo posto. Identica emozione tra Ocon e Bottas che si azzuffano a lungo per un punticino. Così l’adrenalina sale solo quando Ricciardo provoca l’incidente di Yuki Tsunoda prendendosi dieci secondi di penalità.
Per il resto i tifosi messicani si esaltano quando Perez va a cercare la seconda posizione di Hamilton e lo tampina lungamente e hanno un sussulto quando Alonso si arrende a sei giri dalla fine. Per il resto calma piatta.
Capitolo a parte per le gomme, le medie hanno fatto un gran figurone mentre quelle scelte dalla Mercedes in avvio non sono sembrate ideali. In un tipo di Gran Premio come questo del Messico le gomme sono passate in secondo piano, però, rispetto alla prestazione monstre di Verstappen ed alle prove fatte dal resto delle scuderie. Ultima considerazione riguarda le Ferrari che hanno chiuso al quinto (Sainz) e sesto posto (Leclerc), lontanissime rispetto al vincitore. L’impressione è che la casa di Maranello si stia preparando già in vista del prossimo anno, con buona pace anche del secondo posto, ancora in ballo, nella classifica piloti e in quella costruttori.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS)