“L’Unione Europea e gli Stati Uniti sono stati di gran lunga i più grandi donatori di vaccini – ha poi affermato il premier -. Bisogna fare di più, ma dobbiamo anche fare in modo che i Paesi africani producano i vaccini”.
Durante la prima sessione di lavoro del G7, Draghi ha sottolineato come vadano evitati gli errori commessi dopo la crisi del 2008: la crisi energetica non deve produrre un ritorno del populismo. Per il premier ci sono gli strumenti per farlo: va mitigato l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, oltre a compensare le famiglie e le imprese in difficoltà e tassare le aziende che fanno profitti straordinari. Anche quando i prezzi dell’energia scenderanno, poi per Draghi non è pensabile tornare ad avere la stessa dipendenza dalla Russia che c’era prima. La dipendenza dalla Russia va eliminata per sempre.
Inoltre per Draghi bisogna accelerare gli sforzi sul fronte della sicurezza alimentare. E’ essenziale sbloccare il grano in Ucraina molto prima di metà settembre, quando arriverà il nuovo raccolto. Va dato tutto il sostegno alle Nazioni Unite, perchè possa procedere più velocemente nel suo lavoro di mediazione.
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(ITALPRESS).