Si tratta di un “terremoto costituzionale” che avrà conseguenze sugli anni a venire ed è destinato a provocare roventi polemichee e soprattutto a spaccare ulteriormente l’America, provocando rivolte e proteste da parte delle donne.
La controversa, ma attesa sentenza conferisce ai singoli stati il potere di stabilire le proprie leggi sull’aborto.
Quasi la metà degli stati potrebbe mettere al bando o limitare severamente l’aborto a seguito della decisione della Corte Suprema. Altri stati prevedono di mantenere regole più liberali nel regolare l’interruzione delle gravidanze. “La Costituzione non conferisce il diritto all’aborto e l’autorità di regolamentare l’aborto viene restituita al popolo e ai suoi rappresentanti eletti”, si legge nel parere reso pubblico.
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(ITALPRESS).