Lo stabile, che ha sede a Monza, ospita donne, lavoratrici e studentesse; alcuni posti sono riservati a studentesse europee e lavoratrici dell’Est Europa a condizioni accessibili. Una palazzina è adibita alla comunità alloggio “Alba Chiara” per accogliere 8 minori e una residenza per favorire l’autonomia di ragazze neomaggiorenni. Nella struttura, infine, c’è spazio per una biblioteca dove sono raccolti gli studi dei Maria Paola. Il progetto è stato promosso da una rete di soggetti guidati dalla Caritas di Monza e gestito dalla Cooperativa Novo Millennio. L’ordine religioso femminile “Opera Maria Assunta” ha messo a disposizione lo stabile per ospitare la casa-alloggio. Un modo concreto per non perdere la memoria di chi ha messo la propria vita in diversi contesti al servizio degli altri.
Anche il libro è un’occasione per ripercorrere il suo pensiero e le sue opere.
Il volume si struttura in due parti: nella prima si ripercorre la formazione culturale e politica di Maria Paola; nella seconda si passa ad esaminare, in concreto, la sua azione, svolta nelle varie sedi istituzionali, nazionali ed europee. Il libro è il frutto della consultazione di libri e archivi, certamente, ma è il frutto, soprattutto, dei racconti delle tante persone che hanno conosciuto Maria Paola e che hanno voluto contribuire ad arricchire questa narrazione, nell’intento di far emergere una storia “corale” e al plurale, fatta da tanti uomini e donne che, assieme a Maria Paola, hanno lavorato per una diversa democrazia.
Difficile ricordare in breve le tante iniziative promosse da Maria Paola Colombo Svevo. Certamente non si può dimenticare la sua attività in d’Europa: dal 1994 al 1999 è al Parlamento Europeo.
Anche in questa sede, l’attenzione ha continuato a rivolgere agli ultimi, agli invisibili, con un sguardo sempre femminile sulle cose. Nel 1995 è nominata relatrice del progetto sulla “Parità di retribuzione per lavoro di pari valore” e sulla “Tratta di esseri umani”. Come relatrice di quest’ultimo progetto, Nel 1996, al termine di una lunga attività di sensibilizzazione sull’argomento, è riuscita a ottenere l’approvazione delle linee guida nella lotta al traffico di donne e minori a scopo di sfruttamento sessuale. che rappresenta il primo intervento delle istituzioni europee per la repressione di tale reato e per l’adozione di servizi di tutela e integrazione sociale delle vittime. Nel 1998 è designata quale relatrice del progetto “Ruolo delle cooperative nella crescita dell’occupazione femminile”.
Un altro capolavoro politico: si tratta del piano regionale dei servizi socio-assistenziali, il primo piano specificatamente assistenziale elaborato in Italia, legge regionale 35 e 39 del 1980. Maria Paola Colombo Svevo ha attuato una nuova organizzazione dei servizi socio-assistenziali in una fase di recessione economica e in un clima culturale segnato da diffidenze e ostilità nei confronti del progressivo ampliamento dell’intervento statale. E’ un altro capolavoro, in qualità di assessore regionale ai Servizi sociali.
(ITALPRESS).