“Alexa ha successo perchè è semplice nell’uso e perchè è familiare al turista. Tra le prime 3 categorie di interazioni – ha raccontato durante l’evento Pietro Catello, Head of Alexa Smart Properties Hospitality Italia – abbiamo al primo posto le informazioni sulle località e sui servizi dell’hotel, al secondo l’ascolto della musica e al terzo le richieste al personale alberghiero. Alexa nel mondo dell’ospitalità assume un ruolo articolato, è una compagna di viaggio da un lato, ci aiuta ad impostare la sveglia, ci offre buona musica e dall’altro è un voice concierge. Offre informazioni essenziali sui servizi offerti dall’albergo come orari della colazione, orari della palestra o della Spa, orario del check out o suggerisce luoghi da visitare”.
Il primo compleanno di Alexa Smart Properties Hospitality è stato anche l’occasione per annunciare la collaborazione di Amazon con BWH Hotels Italia & Malta, gruppo alberghiero con 170 hotel affiliati in Italia e Malta e con 4.300 strutture nel mondo. La partnership è ufficialmente partita dopo aver testato il servizio in un albergo pilota, il Best Western Plus Hotel dè Capuleti, a Verona: “Nei primi 90 giorni di utilizzo, la struttura ha registrato oltre 14.000 interazioni da parte degli ospiti e dello staff – ha detto Sara Digiesi, CEO BWH Hotel Italia & Malta – fin dal primo giorno di installazione i dispositivi sono stati utilizzati. Al check-in non si possono raccontare tutti i servizi dell’hotel, Alexa ci aiuta una volta che il cliente si ritrova in stanza. In più, tramite il servizio, possiamo avere feedback in tempo reale su come sta andando il soggiorno”. Molto apprezzata la domotica, come testimoniato da Mariangela Colasanti, Head of Sales and Marketing di Aetherna, partner tecnologico di BWH Hotels Italia & Malta per la digitalizzazione nelle strutture ricettive: “Siamo i primi in Europa ad aver attivato la domotica nelle camere, siamo rimasti sorpresi dall’apprezzamento dei viaggiatori, la domotica viene nominata addirittura nelle recensioni”.
Se i clienti apprezzano ritrovare il digitale negli alberghi e nelle strutture nei quali soggiornano, l’offerta sta seguendo la domanda. “Ora che la diffusione degli strumenti legati all’intelligenza artificiale si è affermata nella vita degli italiani – ha detto Eleonora Lorenzini, direttrice dell’Osservatorio Travel Innovation PoliMi – le strutture turistiche si stanno adattando e stanno investendo. Il 18% delle strutture alberghiere ed extra alberghiere sta investendo in questo senso. Si investe soprattutto in chatbot, poi in domotica e, appunto, in apparecchi connessi nelle camere”.
-foto f03-
(ITALPRESS).