Gli Stati membri hanno ora la possibilità di utilizzare le rimanenze dei fondi di coesione del periodo di programmazione 2014-2020 per fornire nel loro territorio sostegno di emergenza a chi fugge dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ciò comprende investimenti in alloggi, istruzione, occupazione, servizi sanitari e di assistenza all’infanzia, ma anche assistenza materiale di base come cibo e vestiario. Il periodo di attuazione dei tre fondi per gli affari interni sarà inoltre prorogato di un anno.
Le nuove norme sosterranno gli Stati membri nelle necessità relative a migrazione e gestione delle frontiere derivanti dagli arrivi di persone in fuga dalla guerra contro l’Ucraina, in particolare per quanto riguarda le necessità di prima accoglienza, come alloggi di emergenza, cibo, assistenza sanitaria e personale supplementare.
(ITALPRESS).