“Nessuno Stato si salva da solo, non c’è sovranità possibile se non europea. ‘Nel dubbio, per l’Europà, ci ammoniva Helmut Kohl”, ha continuato il ministro. “Oggi Carli starebbe al fianco di Mario Draghi, il miglior interprete di questo spirito del tempo, Zeitgeist, il suo miglior erede. Per un’Europa più forte, più ricca, più giusta e – in ultima analisi – più sovrana. Per quell’Europa che è nelle strade di Bucha e nei tunnel di Mariupol, come ha detto ancora questa mattina la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola. Ha ragione: non c’è alternativa all’Europa, baluardo della democrazia liberale, della pace e della libertà. E’ questo che Guido Carli aveva capito prima degli altri”. “Ora tocca a noi”, ha concluso il ministro. “Il futuro dell’ordine democratico globale è sulle nostre spalle. Dobbiamo difendere la politica della speranza. Whatever it takes. ‘L’Europa sarà forgiata nelle crisi e sarà la somma delle risposte a quelle crisì, diceva Jean Monnet. Oggi è il tempo delle risposte”.
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(ITALPRESS).