“Per la prima volta nella nostra storia, l’Unione europea fornisce aiuti militari a un paese sotto attacco. Le nostre sanzioni stanno prosciugando l’economia russa e la macchina da guerra del Cremlino – ha proseguito -. I nostri Stati membri si prendono cura di sei milioni di rifugiati ucraini e di otto milioni di sfollati interni. Parallelamente l’Ucraina ha bisogno di un sostegno diretto al bilancio per mantenere l’economia in funzione: pensioni, stipendi, servizi di base. Abbiamo proposto oltre 10 miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria, il più grande pacchetto mai concepito dall’Unione europea per un paese terzo”. “Anche altri paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, stanno facendo del loro meglio. Si tratta di un’operazione di soccorso economico senza precedenti nella storia recente – ha sottolineato la presidente della Commissione Ue -. Questo è il breve termine. Ma è necessario fare di più. Con la stessa determinazione aiuteremo mano nella mano l’Ucraina a risorgere dalle ceneri. Questa è l’idea alla base della piattaforma di ricostruzione che ho proposto al presidente Zelenskyy. Ieri, nel suo discorso qui a Davos, ha riconosciuto l’unità senza precedenti del mondo democratico, la comprensione che la libertà deve essere combattuta. La ricostruzione dell’Ucraina richiede anche la nostra unità senza precedenti. Come ha detto il presidente Zelensky la quantità di lavoro è colossale. Ma insieme possiamo vincere la sfida. Ecco perchè abbiamo proposto una piattaforma di ricostruzione che sarà guidata dall’Ucraina e dalla Commissione europea, perchè combineremo la riforma con gli investimenti”.
– foto agenzia fotogramma.it-
(ITALPRESS).