“Il documento di riferimento del Development Commitee conferma i nostri timori, presentando valutazioni aggiornate sull’impatto economico e sociale immediato, sui molteplici effetti a medio e lungo termine e sui rischi acuti per i poveri e i più vulnerabili”, ha aggiunto. Secondo Visco “la guerra in Ucraina può solo aggravare le fragilità macroeconomiche con lo shock sui prezzi dei generi alimentari, nonchè – e anche come conseguenza – con l’aumento dei costi dell’energia e dei fertilizzanti”. Inolytre, “le conseguenze della guerra in Ucraina – ha osservato Visco – non dovrebbero farci perdere di vista un’agenda di riforma dello sviluppo sostenibile e inclusiva. La comunità globale, il G20, le istituzioni finanziarie internazionali e tutti gli attori multilaterali devono moltiplicare i loro sforzi nella mitigazione e nell’adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione, preparazione e risposta alla pandemia e digitalizzazione. La guerra in Ucraina è un cambiamento profondo e drammatico che può interrompere questo processo e, forse, portare a diversi equilibri che ancora oggi è difficile immaginare. Ma la pandemia ci ha insegnato che la comunità globale, comprese le istituzioni finanziarie internazionali, possonoi promuovere una cooperazione di successo all’interno di un quadro collaborativo e multilaterale. Poichè le tensioni e le fratture minacciano questo quadro, è essenziale ristabilire la pace, preservare il dialogo multilaterale e rilanciare uno spirito veramente cooperativo”, ha concluso.
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(ITALPRESS).