“Quando qualcuno poneva, come accaduto a me – ha continuato – il problema di un’eccessiva dipendenza su alcune produzioni strategiche da parte dell’Europa, la risposta che veniva data era che eravamo autarchici. Se non sei autosufficiente su alcune catene strategiche e consenti catene di approvvigionamento che sono sempre più lunghe e meno controllabili – ha aggiunto – alla fine accade che c’è una farfalla che sbatte le ali in Asia e un uragano nel resto del mondo. Penso – ha evidenziato la leader di FdI – che oggi la risposta debba essere quella di trovare approvvigionamenti alternativi ma soprattutto potenziare la nostra capacità di produzione per non dover sottostare ai ricatti”.
Sull’idea di chiedere agli ucraini concessioni territoriali: “Credo che la valutazione – ha detto Meloni – debba essere fatta dall’Ucraina e che in ogni caso bisogna stare attenti al fatto che una nazione invasa che cede territori non sia un bel segnale per il futuro”. Per Meloni “è un pò velleitario pensare che se oggi l’Ucraina si arrendesse domani non avremmo lo stesso problema, per esempio, in Moldavia”. “Sono convinta – ha aggiunto – che l’Ucraina sia la punta dell’iceberg di un conflitto che non è solo ucraino ma che ha come obiettivo la revisione degli assetti globali”.
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(ITALPRESS).