“Dobbiamo continuare a mantenere alta la pressione sulla Russia attraverso le sanzioni e dobbiamo portare Mosca al tavolo dei negoziati”, ha sottolineato il premier.
“Le misure restrittive approvate fin qui dall’Unione Europea e dal G7 hanno già avuto un impatto significativo sull’economia russa – ha aggiunto Draghi – che sarà ancora più forte nei prossimi mesi. L’Unione Europea è al lavoro per un sesto pacchetto di sanzioni che l’Italia sostiene con convinzione”.
“Dovrà essere l’Ucraina, e nessun altro, a decidere che pace accettare – ha sottolineato il premier -, anche perchè una pace che non fosse accettata da parte dell’Ucraina non sarebbe neanche sostenibile”.
“L’Italia è favorevole all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea – ha aggiunto -. Se oggi possiamo parlare di un tentativo di dialogo è grazie al fatto che l’Ucraina è riuscita a difendersi in questi mesi di guerra. L’Italia continuerà a sostenere il governo ucraino nei suoi sforzi nel respingere l’invasione russa, lo faremo in stretto coordinamento con i nostri partner europei”.
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(ITALPRESS).