“Dopo due mesi di un conflitto bellico che si sta evolvendo, è giusto che il presidente del Consiglio venga a riferire in Parlamento. Questa è la differenza tra una democrazia e un sistema autarchico, la nostra caratteristica è che con i presidi di democrazia legittimamente un premier espone l’indirizzo politico che porta nei consessi internazionali. Dopo due mesi dobbiamo iniziare a discutere l’indirizzo e l’obiettivo politico – ha sottolineato Conte -. La stragrande maggioranza della popolazione non vuole la guerra ed è giusto che porti una sensibilità che riguardi le forze che sono in maggioranza e quella dell’opinione pubblica. Non volere la guerra non significa che l’Italia domani mattina può determinare la soluzione di un conflitto”, ha aggiunto.
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