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Ucraina, Conte “L’escalation militare russa era già scritta”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dal discorso di Putin non c’è nulla di nuovo

se non il rischio di una escalation militare che era già scritta,

questa cosa non si poteva non calcolare”. Lo ha detto il leader

del M5S, Giuseppe Conte, ospite di “Agorà”, Rai Tre. “Per la

Russia questa è una partita determinante”, ha aggiunto.

“L’Occidente la vuole la pace o no? La pace va costruita

faticosamente, dobbiamo essere tutti coinvolti”. “Io lavorerei subito per il cessate il fuoco e poi si devono creare le premesse per arrivare ad un negoziato di pace. Resa dell’Ucraina? Questo no, non possiamo accettarlo. La nostra posizione è sempre stata lineare e dura contro la Russia e a sostegno dell’Ucraina, anche militare, il problema è la strategia – ha aggiunto -. Vogliamo una escalation militare senza più limiti e confini? Io non sono assolutamente d’accordo”.

Parlando di cosa accadrà dopo il voto di domenica in Italia, l’ex premier ha spiegato che “da febbraio, marzo stiamo predicando misure straordinarie, abbiamo dato indicazioni, non siamo stati

ascoltati, stiamo chiedendo di intervenire anche in Europa, non

c’è stato un confronto, una risposta, non era più grave continuare con lo stallo e il rinvio? Poi si andava a votare tra cinque mesi, non tra anni”. “Per quanto riguarda il rischio di

esercizio provvisorio è chiaro che occorrono persone adeguate per

impostare una legge di bilancio fatta bene”, ha concluso Conte.

– foto agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Redazione
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