L’Italia fa fatica a costruire pericoli e viene punita al tramonto del primo tempo: Lautaro aggira Bonucci e serve in profondità Di Maria, che approfitta di un malinteso tra Chiellini e Donnarumma e fa 2-0 con un felpato scavetto. All’intervallo, il ct ridisegna l’Italia con gli ingressi di Locatelli, Scamacca e Lazzari (che pone fine all’avventura azzurra di Chiellini) ma è sempre l’Argentina a pungere. Donnarumma vola su un arcobaleno disegnato da Di Maria, poi è attento sui due tentativi di Messi, mentre i tifosi sudamericani iniziano a sottolineare con gli ‘olè’ il qualitativo possesso palla albiceleste. Serve a poco anche il passaggio al 3-5-2 con il ritorno in nazionale di Spinazzola, la squadra di Scaloni continua a dominare e non concede spazi all’attacco azzurro, con il punto esclamativo al 94′ piazzato da un Dybala appena subentrato. L’Argentina si aggiudica dunque il trofeo, 29 anni dopo l’affermazione ai rigori nel 1993, con Maradona in campo, contro la Danimarca.
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(ITALPRESS).