“In molte occasioni, durante gli scorsi mesi, ci sono giunte all’orecchio le insicurezze e i timori di aziende e agricoltori preoccupati per il futuro del tabacco in Italia – commenta Cervesato – e questa è stata la nostra risposta. Come JTI Italia crediamo in questa filiera e nelle persone che, giorno dopo giorno, contribuiscono a farne un’eccellenza internazionale e siamo certi che con il contributo e la collaborazione delle istituzioni, con le quali il dialogo è costante e fondamentale, questa bella storia di successo inaugurata ormai dieci anni fa possa continuare ancora per moltissimi anni in futuro”.
La storia tra JTI Italia e la filiera italiana del tabacco, infatti, non è nuova. Il rapporto di collaborazione tra le due realtà è iniziato nel 2012 quando, tra l’azienda e il territorio umbro e veneto, è iniziata una relazione di mutuo scambio che ha visto investiti, da allora, oltre 300 milioni di euro.
“Per alcune aree specifiche d’Italia, come ad esempio quella dell’Alta Valle del Tevere, il rapporto consolidatosi nel corso degli anni tra l’azienda e il territorio ha finito per costituire una vera e propria risorsa economica fondamentale, diventando, oltre a un’eccellenza storica e culturale, anche un volano economico per tutto il comparto”, si legge in una nota.
Di recente, l’impegno dell’azienda nei confronti della filiera è stato rinnovato con l’annuncio d’acquisto di 8 mila tonnellate di tabacco, provenienti dal Veneto e, soprattutto, dall’Umbria. Acquisto per cui l’azienda ha individuato un nuovo partner commerciale, Deltafina, in grado di assicurare continuità nel rapporto coi territori e di poter prevedere maggiori investimenti per il futuro. Obiettivo: continuare a valorizzare una filiera di rilievo internazionale e i suoi lavoratori e, al contempo, incidere positivamente sullo sviluppo sostenibile di essa, mettendo le persone al primo posto.
“La nostra attenzione, come è sempre stato, va ai territori e alle persone che lavorano in questa splendida filiera – conclude Cervesato – e siamo certi che con il contributo di tutti gli attori coinvolti, aziende, istituzioni e cittadini, il futuro di essa non potrà che essere migliore del passato”.
(ITALPRESS).