“Un dosaggio mirato di percentuali di detrazione spettanti e una perimetrazione accurata di tipologie di interventi per i quali consentire ancora, in presenza di determinate condizioni soggettive ed oggettive, sconti e cessioni, costituisce una ipotesi di futuro sostenibile, rispetto alla quale nessuna persona di buon senso avrebbe ragione di porsi in antitesi a priori – prosegue -. Arrivare a coprire il 100% del costo di interventi, con elevate esternalità in termini di efficientamento energetico e messa in sicurezza sismica degli edifici, non è sbagliato a priori, ma è evidente che bisogna distinguere tra: la parte che costituisce ragionevole incentivo per tutti in una dinamica che permanga però di contrapposizione di interessi tra committente e fornitore, e la parte che costituisce invece ragionevole aiuto dello Stato solo per coloro i quali si trovano in condizioni di disagio economico e sociale tali da non poter sostenere nemmeno in parte le spese per gli interventi agevolati – sottolinea Giorgetti -. Consentire strumenti per lo sconto e per la cessione anche per interventi di mera manutenzione senza elevate esternalità dal punto di vista energetico e antisismico, persino per interventi di mera manutenzione ordinaria come il rifacimento delle facciate, è l’approccio perfetto per rendere questi strumenti non sostenibili anche con riguardo ai pochi e mirati interventi per i quali potrebbero invece risultare applicabili anche in futuro, a determinate condizioni soggettive ed oggettive”.
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(ITALPRESS).