Sul Superbonus “c’è una tutela importante sulle imprese e sui cittadini meno abbienti – ha detto al termine della riunione a Palazzo Chigi il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani -. Ci sarà una sorta di sanatoria per il 2023, per chi ha superato il 30% dei lavori, se non ha raggiunto la conclusione dei lavori non dovrà pagare nulla per eventuali omissioni. Nè l’azienda si rivarrà sui condomini nè dovrà restituire dei soldi allo Stato. E’ un messaggio molto forte per le imprese, a tutela delle persone perbene”. “Per i lavori che non sono stati conclusi al 100% che usufruivano del Superbonus del 110%, per i meno abbienti sarà lo Stato a pagare la differenza tra il 70 e il 110% – ha aggiunto Tajani -. Penso ai condomini di periferia, ad esempio. Poi si proseguirà col Superbonus al 70%. Per definire i meno abbienti ci saranno i codici Isee. Tuteliamo le persone perbene”. Il Superbonus “è stato gestito malissimo dal Governo Conte, stiamo cercando di rimediare ai danni commessi”, ha concluso Tajani.
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(ITALPRESS).