“Essere tra le prime 100 università al mondo nelle Scienze Sociali, tra le prime 25 nelle Scienze Politiche, e scalare le prime posizioni in Italia ed in Europa in tutte le altre aree, ci rende particolarmente orgogliosi – ha detto il Rettore Luiss Andrea Prencipe -. Attraverso un importante e continuo investimento in innovazione e internazionalizzazione, il modello formativo Luiss offre a studentesse e studenti l’opportunità di costruirsi una cassetta degli attrezzi ricca di conoscenze interdisciplinari, competenze robuste, metodi e linguaggi per affrontare la complessità delle sfide del futuro e generare impatto sulla società”.
Sempre più competitiva nella comunità accademica globale, forte del processo di internazionalizzazione con 313 Università partner in 65 paesi e 57 accordi tra doppia laurea e partnership strutturate (LLM Educational Programs, Joint Degree, QTEM Masters Network, Exchange), con più del 50% dei corsi in lingua inglese e circa 40 nazionalità rappresentate all’interno del corpo docente, l’Ateneo ha registrato risultati eccellenti anche nel tasso di occupazione per i laureati a un anno dal titolo (oltre il 90%). Secondo l’ultima indagine JobPricing, inoltre, è tra le università con i migliori percorsi di carriera, sia per l’andamento dei compensi, con una crescita retributiva pari al 79% (+6% rispetto al 2020), sia per la quota di laureati che ricopre ruoli dirigenziali (pari al 10,7%).
La Luiss Guido Carli, infine, vede negli ultimi tre anni un incremento delle domande di ammissione del 16% e, nell’ultimo anno, del 35% per quelle internazionali. L’Ateneo ha da poco lanciato le iscrizioni per il primo Triple Degree in collaborazione con la Renmin University of China di Pechino e la George Washington University di Washington D.C., una inedita “tripla laurea” in Business Administration che, unendo tre differenti Paesi e culture manageriali ed istituzionali, rappresenta una assoluta new entry nel panorama mondiale dell’alta formazione.
(ITALPRESS).