“Favorire un’azione di accreditamento istituzionale che risponda alle istanze di dirigenti e alte professionalità. E’ questo l’obiettivo prioritario della nuova gestione di CIDA che, con uno sguardo attento al futuro, deve diventare protagonista del dibattito pubblico sulle politiche economiche e sociali del Paese”, esordisce il neo-Presidente Stefano Cuzzilla che, ringraziando l’assemblea nazionale di CIDA per la fiducia accordata, evidenzia come “la difficile situazione che stiamo vivendo ci imponga di agire in modo nuovo e repentino”.
“Le tre crisi – bellica, energetica e pandemica – che oggi impattano fortemente sul nostro sistema – continua Cuzzilla – rendono il compito che ci attende più complesso, ma ci offrono anche la grande opportunità di essere gli architetti di una ricostruzione etica, morale, civile e culturale dell’Italia. Lo dico con grande senso di responsabilità perchè, e lo voglio sottolineare, la dirigenza e le alte professionalità sono la spina dorsale di questo Paese”.
“Fisco, pensioni, sanità, rapporti con i territori, politiche inclusive e rappresentatività in ambito europeo: sono questi i cardini su cui lavoreremo, con un nuovo modello di governance più funzionale e incisivo, non solo a vantaggio dell’intero sistema produttivo, ma anche e soprattutto per favorire un reale cambio di passo. La Confederazione – conclude il neo-Presidente – deve diventare una comune piattaforma di azione a livello nazionale e regionale, dove proposte di qualità vengano elaborate tempestivamente e avanzate ai diretti interlocutori. Istituzioni in primis”.
Stefano Cuzzilla è anche Presidente nazionale di Federmanager dal maggio 2015 e Presidente di 4.Manager, l’associazione costituita da Federmanager e Confindustria. Da maggio 2021 è Consigliere di amministrazione del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.
– foto ufficio stampa Cida –
(ITALPRESS).