Dopo ore di danneggiamenti e tensione le forze di sicurezza hanno ripreso il controllo del Parlamento, del Palazzo Presidenziale e della sede del Tribunale Supremo Federale, secondo quanto riporta O Globo, e stanno sgomberando i manifestanti. Secondo i media locali, gli arrestati sarebbero già 150, ma il bilancio è ancora provvisorio. A differenza di quanto avvenne a Capitol Hill, dove ci furono anche vittime, a Brasilia almeno per il momento non si hanno notizie di feriti. “Questo assurdo tentativo di imporre la propria volontà con la forza non prevarrà. Il governo del distretto federale annuncia che ci saranno rinforzi. E le forze a nostra disposizione sono al lavoro. Io sono nella sede del Ministero della Giustizia”, ha commentato a caldo su Twitter il ministro della Giustizia brasiliano Flavio Dino. Da Araraquara, dove si trovava per una visita in una zona colpita dal maltempo, il presidente Lula ha rivolto un messaggio alla nazione, annunciando di avere decretato l’intervento federale nel distretto di Brasilia per il ristabilimento dell’ordine pubblico, fino al 31 gennaio. La sicurezza del distretto federale passa dunque al controllo del governo centrale. “L’obiettivo è contenere l’invasione e lo stravolgimento dell’ordine pubblico”, ha detto in un intervento trasmesso dalle televisioni brasiliane.
“Questi vandali fascisti saranno trovati e puniti – ha aggiunto -. Vogliamo scoprire chi sono i finanziatori di queste azioni, vi garantiamo che saranno puniti”. “La polizia militare del distretto federale non ha garantito la sicurezza. Purtroppo non è la prima volta che succede. Il 30 dicembre c’erano state altre manifestazioni e la polizia militare non faceva assolutamente niente”, ha proseguito il presidente. “Hanno approfittato del silenzio di domenica, quando ancora stiamo componendo il governo, per fare quello che hanno fatto. E si sa che ci sono diversi discorsi dell’ex presidente che li hanno incoraggiati – ha proseguito riferendosi a Bolsonaro -. E questa è anche responsabilità sua e dei partiti che lo hanno sostenuto”.
“Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell’irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. E’ urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane”, scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Sto seguendo con preoccupazione quanto sta accadendo in Brasile. Ogni atto di violenza contro le istituzioni democratiche deve essere condannato con grande fermezza. I risultati elettorali vanno sempre e comunque rispettati”, è il tweet del ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Condanniamo ogni tipo di violenza, in Brasile come ovunque. Il libero voto dei cittadini si rispetta, sempre”, afferma la Lega in una nota. “Con Lula, col popolo brasiliano e con la democrazia”. Così su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta, mentre per il presidente del M5S Giuseppe Conte “l’attacco alle Istituzioni da parte dei sostenitori di Bolsonaro è gravissimo: chi crede davvero nella democrazia non può restare in silenzio. Solidarietà e massima vicinanza al Presidente Lula, al popolo brasiliano”.
“La volontà del popolo brasiliano e delle istituzioni democratiche deve essere rispettata! Il presidente Lula può contare sull’appoggio incondizionato della Francia”, ha commentato su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron.
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(ITALPRESS).