A 11 anni dall’introduzione della flessibilità in azienda, la responsabile della sede italiana di Microsoft tira le somme: “Il lavoro da remoto è un lavoro flessibile – commenta Candiani con Poletti e Bormetti -, perchè si può fare dappertutto, a volte da casa, a volte dal cliente, a volte in ufficio. Il fatto di misurare il risultato e non le ore passate alla scrivania è molto utile, perchè permette di focalizzarsi sull’obiettivo in parte individuale e in parte di team e, allo stesso tempo, di organizzare il proprio tempo. Questa è una cosa importante, perchè permette di sentirsi più autonomi e rendere le persone più produttive. Il lavoro a distanza, inoltre, permette di includere molto di più, ad esempio le persone con disabilità”.
Per l’intervista integrale: https://www.linkedin.com/posts/filippopoletti_nnl-activity-6793405762048786432-6040.
(ITALPRESS).