Tante occasioni sì, ma anche tanti errori di precisione in un primo tempo da dimenticare. L’Inter ha aggredito immediatamente la gara collezionando palle gol a ripetizione, a partire dal colpo di testa di Thuram prolungato in corner da Ochoa: nel giro di una manciata di minuti Sanchez ha sbagliato una girata di prima intenzione da dentro l’area piccola, poi Dumfries ha calciato alto un pallone arrivato sulla destra dopo gli sviluppi di una rimessa laterale. Dopo aver lasciato sfogare i nerazzurri la Salernitana ha ripreso in mano il gioco intasando gli spazi e presentandosi davanti a Sommer prima con Cabral poi con Kastanos, a un passo dal vantaggio dopo aver sganciato un mancino velenoso dal limite. Lo stesso Cabral, a pochi minuti dal termine del primo tempo, ha spaventato la banda di Inzaghi con una conclusione violenta da posizione decentrata. I soliti tre cambi – Mkhitaryan, Asllani e Lautaro rispettivamente per Klaassen, Calhanoglu e Sanchez -, hanno dato una scossa soltanto dopo un quarto d’ora: al 17′ Lautaro ha recuperato palla servendo Thuram, il francese ha messo in mezzo un pallone coi giri giusti trasformato in gol proprio dall’attaccante argentino. Dopo quattro minuti è arrivata la reazione immediata da parte dei campani, ma il pareggio di Legowski è stato annullato per una posizione irregolare del polacco. Il quarto d’ora magico del numero 10 si è concretizzato al 32′: pallone leggermente indietro di Barella, perfetto per la girata di prima intenzione e il gol del 2-0. Poi lo show, prima al 40′ su calcio di rigore, poi al 44′ su assist di Carlos Augusto.
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(ITALPRESS).