“La Lilt è un ente pubblico su base associativa, una realtà nazionale con diramazioni autonome nelle province. La Lilt è vigilata dal ministero della Salute e controllata dal Ministero dell’economia e finanze e dalla Corte dei Conti. Abbiamo 397 ambulatori sul territorio nazionali impegnati a diffondere la cultura della prevenzione come metodo di vita. Alcune realtà Lilt -spiega Schittulli- si dedicano esclusivamente alla prevenzione primaria: contrasto al tabagismo, corretta alimentazione e regolare attività fisica; altri si dedicano alla prevenzione secondaria: diagnosi precoce soprattutto nei confronti dei tumori più letali come quello al seno, alla cervice, polmoni o alla cute e altri ancora si prendono cura del paziente che ha già affrontato l’esperienza cancro. Si tratta di un’attività di supporto al Servizio Sanitario e lo integra. Riceviamo dal Governo un contributo di 4 milioni l’anno però la Corte dei Conti ha rilevato che eroghiamo servizi per oltre 100milioni, è un investimento”. Per il Presidente Lilt è importante prendersi cura del malato prima ancora della malattia. “Non si tratta solo di riabilitazione fisica, è anche lavoro sociale, psicologico e occupazionale. Il malato di cancro chiede di essere ascoltato, non farlo aggrava la sua condizione e può danneggiare la sua dignità. Dobbiamo far sentire la nostra presenza non solo per guarirlo ma anche per consolarlo, far sentire la nostra vicinanza alla sofferenza. Oggi -spiega Schittulli- disponiamo di una diagnostica più attenta e sofisticata che permette di scoprire il tumore in fase iniziale quando è più facilmente curabile e guaribile, per questo è importante investire in salute e fare screening sin da giovani”. Il Presidente Lilt chiede di dedicare la stessa attenzione dimostrata al Covid, anche al cancro. “Ogni giorno in Italia 500 persone muoiono di cancro e 1000 italiani ricevono la diagnosi. Nel 2021 contiamo 183mila decessi per cancro e 380mila nuovi casi, inoltre, a causa della diminuzione di diagnosi precoci c’è stato un peggioramento nei trattamenti che diventano più devastanti e abbiamo compromesso qualità e quantità di vita con costi maggiori che si ripercuotono sul singolo e sulla comunità. I dati -continua Schittulli- servono per sensibilizzare la comunità, il Covid ha creato una paura che ha allontanato le persone dai controlli. Sono stati rinviati trattamenti e circa 3milioni di persone non hanno effettuato lo screening, questo farà salire la mortalità del 30%. Bisogna rivoluzionare il servizio sanitario. La medicina diagnostica deve essere eseguita territorialmente e bisogna prendersi carico di chi ha familiarità con il cancro, modificare ambiente e adottare stili di vita sani. Servono più fondi alla sanità da spendere bene perchè oggi è possibile garantire un trend a favore della guaribilità. Fare squadra è importante -sottolinea Schittulli-. Le regioni dovrebbero unificare le norme, aprire alle strutture sanitarie convenzionate private e riconoscere a Lilt un ruolo di supplenza nei loro confronti perchè possiamo contribuire ad azzerare le liste d’attesa. Noi ci siamo, abbiamo finanziato oltre 20milioni di euro in progetti di ricerca e borse di studio grazie al 5XMille, alla generosità delle persone”, ha concluso Schittulli.
(ITALPRESS).