“Politicizzare questa situazione, da parte di chiunque, è sbagliato, se uno ha a cuore il rispetto dei diritti della ragazza imputata in Ungheria. Ci vuole rispetto prima di tutto per la magistratura ungherese e la richiesta forte che siano garantiti i suoi diritti come noi li riconosciamo in Italia. Tanto più lo faremo coralmente, e credo che questa sia la volontà anche del padre, tanto più avremo la possibilità che questo sia un risultato ottenibile. Bisogna tutti abbassare i toni se si hanno a cuore i diritti delle persone”, ha aggiunto.
La Russa ha raccontato che l’incontro è stato “molto cortese. Per me non è difficile immedesimarmi nel desiderio del padre, prima di tutto che sia rispettata la dignità della figlia imputata. Partendo da questo, la vicinanza è stata immediata e spontanea”.
(ITALPRESS).
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