“Siamo il principale gruppo infrastrutturale in Italia, con competenze sviluppate in alcuni dei progetti più complessi al mondo, come il Grand Paris Express in Francia, l’alta velocità in Texas, tratte rilevante della Galleria di Base del Brennero e, tra le opere già realizzate, il Ponte Genova San Giorgio. Questo ci permette di mettere al servizio del Paese un know-how consolidato”, ha aggiunto Salini.
“La transizione energetica è una delle sfide più importanti che oggi l’Italia deve affrontare. Serve ridurre la dipendenza del nostro Paese dal gas. E il solare e l’eolico non possono rappresentare le uniche alternative, a supporto di una produzione competitiva del nostro sistema industriale. Escludere l’opzione del nucleare, oggi come oggi, sarebbe una follia”, aggiunge.
Per Salini “il PNRR è una opportunità per garantire crescita duratura e posti di lavoro ai nostri giovani e ai disoccupati.
Come Webuild prevediamo di assumere 9.000 persone in Italia entro il 2022 a supporto delle numerose iniziative che ci coinvolgono nell’ambito del piano di ripresa”. “Il PNRR può anche essere occasione per favorire la coesione territoriale e lo sviluppo del Sud Italia. Oggi occorre una giornata intera per raggiungere la Sicilia da Milano e questo è un grande limite per la competitività e la produttività del nostro Paese – prosegue l’AD di Webuild -. Oggi ci sono le condizioni per superare i vincoli della burocrazia, l’aumento dei costi, la necessità di formazione di nuove figure professionali, la mancanza di standardizzazione delle competenze in termini di sicurezza e sostenibilità. Sono fiducioso e credo che il tandem Draghi-Mattarella garantisca la giusta credibilità a livello internazionale per il nostro Paese”.
(ITALPRESS).