Così Pietro Salini, Ad di Webuild, intervenuto a un incontro nell’ambito del Festival euromediterraneo dell’economia.
“Serve un pensiero collettivo su come collocarci come Paese nel 2050. Il ponte – ha aggiunto – è parte di uno schema che vede riallacciato il Paese tra il Sud, che sta ancora raccogliendo le macerie di un disegno industriale fallimentare, e il Nord, lo stesso Nord che ha attratto tutte le migliori risorse del Sud nel
corso del tempo, e i principali investimenti. Il problema non sono più le distanze, ma è la capacità di progettare il futuro del Paese come motore del Mediterraneo di fronte a sfide enormi. Dobbiamo essere in grado di gestire grandi flussi migratori e trovare un equilibrio in tema di welfare, sostenibilità e occupazione, con il lavoro che sarà, insieme all’acqua, la più scarsa risorsa di un futuro guidato dall’intelligenza artificiale”, ha concluso Salini.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Webuild-