“Siamo inoltre in contatto con le Università italiane ed europee per considerare quali sono i nuovi trend in sviluppo e i materiali per il futuro – ha aggiunto focalizzandosi poi sull’impatto ambientale -. Sulla sostenibilità agiamo a 360 gradi, si inizia già dal disegno dello pneumatico, utilizziamo strumenti di simulazione virtuale il più possibile. Anzichè costruire prototipi e testarli, lo facciamo in modo virtuale senza nessuna emissione. In ambito produttivo, i nostri stabilimenti in Europa emettono tre quarti di emissioni di CO2 in meno rispetto a undici-dodici anni fa – ha ricordato -. E poi nell’utilizzo, perchè ridurre la resistenza al rotolamento riduce il consumo di carburante e quindi le emissioni”.
E nel mondo del green legato agli spostamenti, anche lo pneumatico muta e assume caratteristiche legate alle nuove macchine elettriche sul mercato: “Le caratteristiche principali di uno pneumatico per una macchina elettrica sono tre, in primis l’efficienza energetica, per cui deve consumare meno energia possibile nel rotolare, e questo si chiama resistenza al rotolamento – ha sottolineato Randò -. E poi, la rumorosità, perchè il veicolo elettrico non ha il rumore del motore e quello del rotolamento dello pneumatico si sente. Infine – ha spiegato – la resistenza ai carichi maggiori sia in termini di peso che delle performance alte, perchè lo pneumatico se non dimensionato adeguatamente potrebbe consumarsi prima del tempo”. E tra le novità assolute, quella degli pneumatici che funzionano senza aria: “E’ un nuovo filone in sviluppo: sono degli pneumatici che funzionano con dei collegamenti meccanici al cerchio e non con aria. E’ una branca che è all’inizio dello sviluppo, considerando che anche il veicolo deve essere concepito in base a questi nuovi pneumatici – ha concluso – Saranno chiaramente pneumatici privi di manutenzione, non bisognerà gonfiarli”.
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