In termini globali lo studio fa emergere come oltre la metà dei commercialisti è convinta che l’IA avrà un impatto significativamente positivo sul settore anche se vi sono timori per la sicurezza dei dati e per l’alto costo di adozione. La ricerca rileva inoltre globalmente la significativa influenza della trasformazione digitale. Si scopre infatti che il 62% degli studi nel mondo si affida al cloud e il 57% riferisce di una significativa integrazione tecnologica nei propri processi. Gli studi maggiormente integrati riportano consistenti aumenti reddituali. Tra le problematiche globali si registra una carenza di personale giovane e professionalmente dotato. Sarà dunque importante per gli studi sviluppare strategie per attrarre e trattenere i giovani laureati e diplomati in materie economiche e gestionali.
Da quanto emerge dalla ricerca “Future Ready Accountant”, l’Italia è avanti rispetto alla media europea per quanto riguarda l’adozione del cloud (31%), con il 34% degli studi che operano completamente su soluzioni cloud. Un ulteriore 32% degli studi prevede di passare parzialmente al cloud entro il prossimo triennio.
Per ciò che attiene l’offerta di nuovi servizi, l’Italia è al primo posto in Europa (22%) nella fornitura di servizi ESG (Environmental, Social, and Governance).
Secondo il 60% degli studi italiani, la transizione verso la consulenza aziendale avrà il maggiore impatto sull’attività.
Dunque meno contabilità e attività di routine e più coinvolgimento gestionale e di business con la clientela.
Per rimanere competitivi, il 42% degli studi intende espandere la propria base di clienti nei prossimi 12 mesi e il 34% ha come priorità l’ampliamento dell’offerta di servizi e della portata del mercato.
Nei prossimi 12 mesi gli studi italiani daranno priorità all’ottimizzazione del workflow (40% degli studi), soprattutto per rispondere alle necessità di precisione e puntualità, tematiche che il 45% degli studi vede come estremamente importanti per la soddisfazione del cliente. Gli studi italiani hanno già iniziato una riorganizzazione rivolgendosi sempre di più a soluzioni basate sul cloud (37% degli studi negli ultimi tre anni) e aumentando la raccolta digitale dei documenti dai clienti (36%).
Ostacoli all’adozione delle tecnologie in cloud sono i costi (51%), la sicurezza dei dati (47%) e le interruzioni degli attuali processi di lavoro (43%).
Il futuro della professione di commercialista in Italia è all’insegna della trasformazione e delle opportunità.
Concentrandosi sui servizi di consulenza a valore aggiunto (34% degli studi), sulla razionalizzazione delle operazioni (40%) e sull’adozione di soluzioni cloud (34%), gli studi italiani possono affrontare le sfide attuali e prosperare in un ambiente sempre più competitivo. L’integrazione strategica dell’IA e delle tecnologie cloud offrono un percorso di miglioramento dell’efficienza e della crescita, assicurando che gli studi professionali rimangano agili e innovativi in un mercato in continua evoluzione.
“Il Future Ready Accountant offre una visione impareggiabile del panorama fiscale e contabile globale – ha detto Jason Marx, CEO di Wolters Kluwer Tax & Accounting -. I risultati indicano che, sebbene gli studi commercialisti siano desiderosi di sfruttare l’IA e altre tecnologie per aumentare l’efficienza, il coinvolgimento dei clienti resta fondamentale. La nostra indagine globale rivela informazioni importanti su come gli studi, grandi e piccoli, si stiano adattando a un mondo digital-first”.
Il report completo “Future Ready Accountant – La nuova era dei commercialisti tra IA, talento e tecnologia” è scaricabile on line.
– foto ufficio stampa Wolters Kluwer –
(ITALPRESS).