La forte cautela delle famiglie è confermata non solo dai timori per un possibile calo dei redditi (per l’80% del campione) e dei risparmi (68,5%), ma anche dalle previsioni di spesa negli ultimi mesi dell’anno con una sostanziale stabilità dei consumi di beni e servizi (per il 75,5%) e prudenza per viaggi e vacanze, tempo libero (spettacoli, concerti, stadio) e autoveicoli. Sia le famiglie che le imprese, comunque, ritengono che in questa fase della pandemia i principali ostacoli al consolidamento della ripresa siano riconducibili a fattori specificamente economici e finanziari, più che politici e sanitari.
Entrambe sono concordi nel ritenere l’aumento delle tasse, l’inflazione e la perdita di posti di lavoro i principali ostacoli alla ripresa economica del nostro Paese.
(ITALPRESS).