“Papa Francesco sta bene. E’ sveglio, è vigilie, ha già fatto una battuta. Ha già scherzato e mi ha preso in giro, chiedendomi ‘quando facciamo la terza?'”. Così Sergio Alfieri, il chirurgo del policlinico Gemelli che ha operato il Pontefice, rassicura sulle sue condizioni, sottolineando che “ha reagito bene all’intervento e all’anestesia”. Alfieri ha spiegato che “il Santo Padre è stato sottoposto all’intervento chirurgico programmato per un laparocele incarcerato in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati. Sono state riscontrate tenaci aderenze, che sono state eliminate. Il laparocele causava al Santo Padre, da alcuni mesi, una sindrome subocclusiva intestinale dolorosa ingravescente. Nel corso dell’intervento chirurgico sono state riscontrate delle tenaci aderenze tra alcune anse intestinali medio-tenuali parzialmente conglobate e il peritoneo parietale che causavano la sintomatologia. “Si è proceduto pertanto alla liberazione delle aderenze con sbrigliamento completo di tutta la matassa tenuale. E’ stata quindi eseguita la riparazione del difetto erniario mediante una plastica della parete addominale con l’ausilio di una rete protesica”. Sui tempi di recupero post operatori, il chirurgo ha evidenziato come “per questo intervento la degenza è di 5-7 giorni. Tenete presente che abbiamo operato il Papa, un signore di 86 anni che ha già subito 4 interventi chirurgici ed è stato ricoverato per un’infezione polmonare. Adotteremo tutte le cautele, dateci qualche giorno per rispondere sulla durata della degenza post operatoria”.
(ITALPRESS).
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