Riguardo all’economia mondiale, per l’Ocse “le forti tensioni geopolitiche rappresentano un rischio significativo a breve termine, in particolare se il conflitto in Medio Oriente dovesse portare perturbazioni nei mercati dell’energia”. I governi si trovano quindi ad affrontare sfide fiscali crescenti a causa dell’aumento dei costi sul debito” e “significative ulteriori pressioni future”. Per l’Ocse sono dunque “necessari sforzi più incisivi a breve termine per contenere la crescita della spesa” e “cornici di bilancio a medio termine ben delineati per garantire la sostenibilità e la flessibilità”.
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(ITALPRESS)