“L’obbligo di vaccino non è più un tabù? Era doveroso! Stiamo entrando proprio adesso in un momento molto delicato per la vita del Paese: la riapertura delle scuole, delle grandi fabbriche, delle città, i mezzi pubblici che tornano a viaggiare a pieno carico, l’economia che riparte. Insomma, 30-40 milioni di cittadini che ogni mattina usciranno di casa e noi non possiamo pensare di gestire un sistema così facendo i tamponi a tutti ogni due giorni come vorrebbero taluni! Il vaccino è la cura contro il Covid, il resto sono solo escamotage per lisciare il pelo a chi protesta…».
«Io lo dico a tutto il centrodestra – prosegue Toti – Per tanto, troppo tempo, ci si è limitati a trovare consenso con la protesta, sui migranti, sull’Europa, ma questo non è il momento di strizzare l’occhio ai no vax, a quelli che sui social continuano a straparlare di complotti delle multinazionali, di Big Pharma o di 5G. Questo è il momento di parlar chiaro, di usare parole nette anche a costo di scontentare le minoranze. Il vaccino è un dovere morale. La libertà, il diritto che uno ha di non vaccinarsi non può uccidere il diritto dell’altro a vivere sano, a non morire. Meloni? Si associ a me nella battaglia per l’obbligo vaccinale. Un’opposizione con una cultura di governo è capace di scavalcare anche il governo. Che poi questa campagna potrebbe avere un effetto secondario non da poco: evocare l’obbligo vaccinale potrebbe anche finire per convincere i tanti scettici che ancora ci sono. E una volta raggiunta un’altissima percentuale di vaccinati, ecco che parlare di obbligo diventerebbe pleonastico».
(ITALPRESS).