Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato del 6,7% nella gestione Industria e servizi (dai 209.118 casi del 2020 ai 223.162 del 2021), del 7,3% in Agricoltura (da 12.068 a 12.950) e del 29,4% nel Conto Stato (da 23.710 a 30.692).
Dall’analisi territoriale emerge una diminuzione delle denunce soltanto nel Nord-Ovest (-5,5%). L’aumento è legato alla sola componente maschile, che registra un +17,6% (da 142.774 a 167.852 denunce). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+8,3%) sia gli extracomunitari (+15,4%) e comunitari (+2,2%). L’analisi per classi di età mostra un calo solo tra i 15-19enni (-10,5%). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto entro il mese di giugno sono state 538, 32 in meno rispetto alle 570 registrate nei primi sei mesi del 2020 (-5,6%). I dati sono però provvisori e influenzati fortemente dalla pandemia da Covid-19. L’aumento ha riguardato solo le gestioni assicurative dell’Agricoltura (da 41 a 58 denunce mortali) e del Conto Stato (da 24 a 33). Dall’analisi territoriale emerge un aumento nel Sud (da 115 a 157), nel Nord-Est (da 107 a 118 casi mortali) e nel Centro (da 101 a 102). Il numero dei decessi, invece, è in calo nel Nord-Ovest (da 213 a 128) e nelle Isole (da 34 a 33). Il decremento è legato sia alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 60 a 51 (-15,0%), sia a quella maschile, che è passata da 510 a 487 casi (-4,5%). Il calo riguarda le denunce dei lavoratori italiani (da 485 a 463) e comunitari (da 32 a 18), mentre quelle dei lavoratori extracomunitari passano da 53 a 57. Dall’analisi per classi di età si segnalano incrementi per le classi 20-29 anni (sei decessi in più) e 40-54 anni (+28 casi), e decrementi in quelle 30-39 anni (-7 casi) e over 55 (-59 decessi, da 307 a 248 casi).
(ITALPRESS).