“Il cavaliere bianco – ha spiegato – è l’uomo che ha fatto l’atto risolutore della grande crisi, le tre parole ‘Whatever it takes'”. Per Napoletano la “grande qualità di Draghi è che se ascolti, capisci. Non ha un linguaggio ampolloso e retorico”. Inoltre, ha evidenziato, “dobbiamo avere la consapevolezza che con Draghi c’è una doppia partita, in Italia e in Europa”.
“La prima cosa che ha fatto Draghi e che ha funzionato – ha affermato – è la campagna di vaccinazione. Quando ha parlato di rischio ragionato – ha continuato – si è visto quello che credo sia un metodo. La vera innovazione è decidere, mediare, decidere”. Con il Recovery plan si prevedono importanti investimenti, anche per il Mezzogiorno. “Per il Sud – ha sottolineato – è stato fatto qualcosa che non è mai stato fatto prima. Bisogna essere onesti: il livello di interventi è nettamente superiore a quello del decennio d’oro”.
Tuttavia, per Mario Draghi c’è anche qualche consiglio: “individuare una struttura centrale di progettazione, dettagliata, con persone di valore scelte sul mercato con criteri rigorosi e con una regia”. Bisogna, quindi, “creare una squadra che organicamente dia una mano”, perchè, in generale, “se non si recupera il Mezzogiorno l’Italia non riparte”.
(ITALPRESS).