“Possedere una collezione importante di cui siamo molto orgogliosi ci mette anche nella condizione di lavorare con gli artisti viventi e questo è estremamente importante e rappresenta il modo di essere di Gallerie d’Italia” spiega all’agenzia Italpress Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo. “Qui il lavoro di Francesca Leone è stato eccezionale – racconta – senza dimenticare le nostre collezioni, con le quali tra l’altro è in in dialogo perfetto. Occupa la Cala delle Colonne come se un’architettura vivesse in un altro spazio di architettura e questo è estremamente suggestivo. Essere al fianco di chi si occupa di arte contemporanea credo che sia il modo migliore per dare valore e per rinnovare il significato delle collezioni che si posseggono”.
Tutte le opere di Francesca Leone, anche quelle in questa mostra, cercano di far coesistere più cose, più spazi e tempi, più visioni e esperienze fra loro. L’opera principale che occupa il centro della sala espositiva sono le lamiere riassemblate lunghe 16 metri e alte quasi 3.
“Fulcro della mia mostra, ma anche proprio della mia arte, è recuperare materiale di scarto, in disuso, e dargli una nuova pelle” ha detto l’artista Francesca Leone ai microfoni di Italpress. “La durezza del cemento e del ferro diventano improvvisamente un tappeto di moquette dove ci si può sdraiare, così come una lamiera o un fregio di piccoli microchip sono la testimonianza del nostro momento che è quello di vivere condizionati da questo questo progresso che poi diventa in qualche modo una costrizione”.
(ITALPRESS).