“Il problema dell’immigrazione clandestina non è solo italiano. E riguarda crisi preesistenti al nostro governo ma anche nuove: la rotta balcanica resta battuta, la spinta dal continente africano è enorme anche per la crisi alimentare, ci sono crisi in Afghanistan, in Pakistan, in Sudan, Costa d’Avorio, Guinea, Burkina Faso e, oggi, anche in Niger, che era un Paese impegnato nel contenimento dell’esodo”, prosegue.
“In Tunisia stanno facendo quanto loro è possibile, proprio in queste ore ci hanno comunicato di aver sequestrato a Sfax 4 imbarcazioni pronte a partire, armi, denaro… Ma hanno due problemi enormi – spiega Tajani -. Uno è quello dei finti pescherecci che partono dalla Libia e, guidati da trafficanti di uomini, arrivano a Sfax e caricano migranti. L’altro, collegato, è che per loro è difficile intervenire per la scarsità dei mezzi e degli uomini che hanno a disposizione: ci sono forze armate che fanno turni massacranti, ma non riescono a frenare il flusso”.
Per il vicepremier “va applicato quanto prima – e se possibile implementato – il memorandum europeo che destina 100 milioni alla Tunisia per affrontare questa crisi migratoria. Noi possiamo far avere loro grazie a quei fondi motovedette che sono in rifacimento, come possiamo mettere a loro disposizione Guardia di finanza e Polizia per la formazione dei loro militari e forze dell’ordine addette alle operazioni di controllo e contenimento”.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).