“E se in passato questa sostituzione riguardava soprattutto il lavoro fisico, in modo che le persone potessero dedicarsi ai lavori intellettuali e di organizzazione, ora è l’intelletto che rischia di essere sostituito – prosegue il presidente del Consiglio -. Con un impatto, se non gestito, inevitabile anche sui lavoratori a più alta specializzazione. Sempre più lavoratori potrebbero diventare inutili; la ricchezza rischierebbe di concentrarsi e verticalizzarsi più di quanto non lo è già ora; e la classe media, spina dorsale delle nostre società, potrebbe sparire”.
“L’intelligenza artificiale è destinata ad incidere anche sugli scenari geopolitici e sugli equilibri attuali, perchè può garantire a chi la gestisce e la utilizza un vantaggio competitivo. La storia ci ha insegnato che dalla competizione per procurarsi quel vantaggio competitivo e dalle differenze tra chi ha raggiunto quel vantaggio e chi resta indietro possono nascere tensioni, se non addirittura conflitti. Per questo, è necessario costruire insieme, nel rispetto della differenza di approcci tra le diverse realtà nazionali, dei meccanismi di governance globali. E’ una sfida per tutti. Per i Governi, chiamati a concordare nei contesti multilaterali un approccio comune; ma anche e soprattutto per le imprese e il settore privato, che devono concentrarsi sulla gestione del rischio, sulla responsabilità e sulla trasparenza – sottolinea Meloni -. E’ fondamentale che Governi e imprese, pubblico e privato, lavorino insieme e sappiano creare un’alleanza per garantire che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sia a misura d’uomo, controllata dall’uomo e che abbia l’uomo come suo fine. Anche per questo, la Presidenza italiana del G7 ha messo l’intelligenza artificiale tra le sue priorità. E al Vertice dei Leader in Puglia saremo onorati di ospitare, nella sessione ‘outreach’ dedicata a questo tema, Papa Francesco. E’ la prima volta nella storia che un Pontefice parteciperà ai lavori del Gruppo dei Sette e io sono convinta che la sua presenza darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’intelligenza artificiale”.
“Ma siamo impegnati per lanciare, sempre in ambito G7, anche un piano di azione sull’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, perchè è una tecnologia che investirà, prima o poi e con accenti diversi, tutto il mondo del lavoro, dell’impresa e della produzione, e non sarà limitato ai profili di eccellenza tecnologica. Innovazione, regolamentazione e sicurezza devono camminare di pari passo. A Bletchley abbiamo lavorato molto bene, in particolare con la definizione dei test di sicurezza concordati per le aziende, e sono convinta che questo Summit ci permetterà di fare importanti passi avanti – conclude Meloni -. Il linguaggio dell’intelligenza artificiale è adattabile e cambia rapidamente, e noi dobbiamo garantire la stessa adattabilità e rapidità di cambiamento, se non vogliamo che i rischi che possono derivare dallo sviluppo di questa tecnologia impediscano di coglierne le grandi opportunità. Non è una sfida facile, ma siamo pronti come sempre a fare la nostra parte, senza esitazioni”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).