“Sulla governance ci siamo attivati subito con una discontinuità, stiamo cercando di riportare il livello di reputazione della nostra dirigenza in cima alla classifica”, spiega Mei in un’intervista a Claudio Brachino per il nuovo magazine televisivo
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“In otto mesi abbiamo subito cambiato la direzione generale, abbiamo cambiato subito l’organismo di vigilanza – aggiunge -, mettendo a capo un presidente del Tribunale civile di Roma, abbiamo cambiato tutto il collegio sindacale e abbiamo applicato la rotazione delle figure dirigenziali”.
“La nostra ricchezza che garantisce le pensioni agli iscritti è quella immobiliare – spiega Mei -, dobbiamo riqualificare quello che abbiamo, sull’immobiliare abbiamo circa 2,8 miliardi, abbiamo molti immobili che non rendono e quindi dobbiamo avviare una riqualificazione, il governo su questo ci deve dare una mano”.
Il presidente di Enasarco affronta il tema delle pensioni: “Abbiamo la necessità di aumentare la base contributiva, su questo il governo ci deve dare una mano. Ci sono delle figure che potrebbe versare all’ente e non sono rappresentate da nessuno, penso agli influencer e ai procacciatori di affari, questo darebbe un ampio respiro agli agenti commerciali che stiamo perdendo ogni anni, noi ne perdiamo circa 4 mila l’anno, su questo dobbiamo assolutamente intervenire, dobbiamo riportare l’ente su una stabilità di lungo periodo, quest’anno il nostro bilancio è stato importante, con u aumento del 10% dell’intermediazione”.
“Come ente rappresentiamo quasi il 77% dei lavori italiani, quindi del Pil, perchè spaziamo su tutte le aziende, da quelle farmaceutiche fino ad arrivare a quelle del credito, noi diamo un’assistenza importante a tutti gli iscritti, un’assistenza continua, quest’anno abbiamo anche lanciato “Progetto donna” sulla prevenzione dei tumori, e un’assicurazione sanitaria per i grandi interventi chirurgici. Stiamo aumentando l’assistenza ai nostri iscritti soprattutto in questo momento di difficoltà”.
Il presidente di Enasarco crede “molto nelle piccole e medie imprese e soprattutto nelle micro aziende che rappresentano il cuore dell’Italia. Fare partecipare queste imprese al Pnrr aiuterebbe il nostro paese e sarebbe un’occasione unica in questo momento per il rilancio del paese. Anche noi fin da subito ci siamo attivati con il governo su come potevamo contribuire alla crescita del paese, dal Pnrr e dal partenariato pubblico, con pubblico e privato si può rilanciare l’economia del paese”.
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