“I mutamenti vanno accettati e condotti per non esserne travolti in maniera inconsapevole – ha sottolineato il capo dello Stato -. L’universo è in costante mutamento, ma non soltanto l’universo: anche qui siamo in costante mutamento. Questo è un richiamo contro coloro che presumono che nulla cambi, che tutto rimanga immobile, rifiutando ogni mutamento, evitando di comprendere che il mondo e le sue condizioni, la convivenza del mondo muta necessariamente”.
“Di questi mutamenti – ha continuato – gli atenei sono luogo privilegiato. Per questo le università, con il succedersi del tempo e delle varie generazioni di studenti, mutano non soltanto la condizione umana ma le sensibilità, le attese e le prospettive, i caratteri. Per questo le università sono luoghi i privilegiati per affrontare il cambiamento e indicarne le prospettive, che vanno governate per il bene comune”.
(ITALPRESS).